Cripto-disastro! Ufficiale il crollo dell’impero delle criptovalute americano FTX, arriva la richiesta di bancarotta.

FTX crollo cripto

Ebbene si cari cripto investitori è finita! FTX ha dichiarato bancarotta e intorno ai 100mila investitori nel mondo rimarranno con un bel mucchio di niente.

La piattaforma Exchange di criptovalute ha fatto ricorso al chapter 11 – principale norma fallimentare negli Stati Uniti. Per ora tutti prelievi rimangono sospesi alla data odierna e Sam Banman Fried si è dimesso dalla carica di CEO – Amministratore delegato.

Nonostante il suo ultimo tweet << Gli utenti di FTX USA non avranno problemi>>, avvenuto pochi giorni fa, non sembra che questo che questa dichiarazione venga rispettata. Attualmente tutti gli utenti, sia europei che americani, non sono in una bella posizione. Tutti stanno aspettando di riavere i depositi e rischiano a caro prezzo l’errore di aver lasciato tutto il capitale sulla piattaforma.

Ma come tutto è accaduto?

L’ascesa della piattaforma cripto FTX e’ stato uno di quegli eventi straordinari che raramente capita, in soli tre anni ha accumulato un valore di circa 32 miliardi di dollari! Il suo CEO, SBF, più di una volta ha dichiarato di vedersi come il primo “trilionario” del mondo, il suo potenziale sembrava illimitato ma non è andata proprio così. Sino ad oggi poteva vantare di essere far parte di una potente “cricca” ricca di personalità di spicco tra la politica americana, il mondo finanziario e il mono dello spettacolo. Alle sue conferenze alla Bahamas si sono visti personaggi come Bill Clinton, Joe Biden, Kate Perry e molti altri. Tuttavia, mentre dal fuori la sua azienda cresceva e il suo personaggio diventava sempre di più grande spessore, iniziava ad emergere sempre maggiormente il suo lato piu’ oscuro. Dopo avere spinto per ottenere approvata una regolamentazione, ovviamente a suo vantaggio, FTX avrebbe iniziato ad usare i miliardi di dollari dei clienti per finanziare operazioni rischiose Alameda Research, una società sempre fondata da SBF. Il cui capitale risulterebbe composto per la maggior parte da “token FTT“, una criptovaluta creata dalla stessa Ftx, dal valore incerto. Quando queste operazioni sono venute a galla, è iniziato il tracollo.

Questo è potenzialmente il principale errore fatale che ha portato a questa situazione. Non c’è chiarezza in questi prestiti non dichiarati tra le due società, ma questo “buco” non è abbastanza da giustificare la rapida richiesta di istanza fallimentare. Inoltre il carattere di SBF lo ha portato ad inimicarsi i suoi “colleghi nel mondo cripto”. E’ stato proprio il miliardario cinese Changpeng Zhao, CEO di Binance, a segnarne il declino. Dopo diversi scambi di tweet “amari” con il CEO di Binance e il trapelare di queste informazioni sul Alameda, che avrebbero minato la stabilita’ finanziaria di FTX, Changpeng Zhao avrebbe annunciato che Binance si sarebbe liberata di tutti i token FTT detenuti dalla società. Questo ha ovviamente scatenato un effetto domino che in tempi brevissimi ha fatto crollare la fiducia degli investitori. Quasi immediatamente, hedge funds e altre società sono corse a prelevare i soldi detenuti in forma di token FTT. Solo domenica, sarebbero stati ritirati fondi per un valore di 5 miliardi.

Quali sono le previsioni future?

Difficile farsi un’opinione in questo momento di caos. Una cosa è certa, tutti gli operatori di criptovalute hanno costruito una sorta di mondo parallelo che potesse offrire un’alternativa al sistema finanziario tradizionale. Ma il tracollo di Ftx potrebbe segnare una grave battuta d’arresto nel processo espansivo del settore, dimostrando ancora una volta l’inaffidabilità di un mercato che volente o nolente, presenta ancora dei lati oscuri. Come già scritto sopra FTX, Alameda e altre affiliate hanno stimato nelle loro dichiarazioni di fallimento di avere più di 100.000 creditori e di dover affrontare passività comprese tra i 10 e 50 miliardi di dollari. Questo ha portato ad una discesa di tutte le valute più importanti del mondo cripto a partire dal Bitcoin ed Ethereum, anche se per ora non sembrano esserci segnali di un impatto più ampio, ma comunque gli investitori e analisti non si sentono sicuri. Ora la domanda è << Possiamo fidarci ancora di continuare a fare investimenti in cripto?>> Le gente sembra aver accusato il colpo, e sappiamo che nel mondo finanziario in generale e ancor di più in quello DEFI, la fiducia è tutto.

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