I migliori ETF per combattere l’inflazione

 

L’inflazione e’ ormai diventata una nostra amica, me la immagino camminare affianco a me tutti i giorni, soprattutto quando dobbiamo tirare fuori il portafogli. Cosa’ e’ pero l’inflazione? Sostanzialmente la possiamo definire come una perdita del potere d’acquisto con conseguente aumento dei prezzi generalizzato per beni e servizi.

Questa perdita colpisce particolarmente coloro che accumulano denaro senza investirlo, poiché il loro valore viene eroso appunto dall’inflazione. In sostanza più è alta l’inflazione e minori saranno i risparmi in futuro.

L’inflazione viene misurata confrontando il prezzo di un certo bene col suo prezzo dell’anno precedente, per vedere quale e’ il differenziale.

Per fare una valutazione generale dell’intera economia, è stato elaborato il cosiddetto “carrello della spesa”: si tratta di un insieme di beni e servizi acquistati mediamente dalle persone che permette di stimare la differenza dei prezzi da un anno all’altro sugli acquisti più rilevanti.

 

 

 

L’inflazione e la crisi economica

Come abbiamo appena spiegato l’inflazione riduce il potere d’acquisto, ovviamente ne consegue un non indifferente impatto sui rendimenti degli investimenti.

In parole povere possiamo spiegarlo nella seguente maniera, se  un investimento rende il 5% ma avete un di tasso di inflazione al 3%, porterà’ ad un rendimento netto del 2%.

La domanda che spesso viene posta è quindi: qual è un tasso di inflazione sopportabile e che non sfavoreggi i rendimenti?

Non esiste una risposta condivisa da tutti gli economisti.

Inoltre, la situazione economica in cui ci troviamo adesso, ovvero con tassi di interesse  bassi (che stanno salendo) e con le banche centrali che acquistano quantità enormi di titoli di stato, non ha avuto precedenti nella storia.

Storicamente, a periodi di alta inflazione si sono sempre accompagnati rendimenti più elevati dei titoli di Stato per compensare questo fattore.

Tuttavia, oggi, questa crescita dei rendimenti non si verifica a causa degli acquisti di titoli di Stato da parte delle banche centrali, che mantengono artificialmente bassi i rendimenti.

Questo causa una forte incertezza nei paesi sviluppati e nei governi, che devono muoversi con molta attenzione per non causare disastri enormi.

Come ben sapete l’inflazione non è un’invenzione moderna, ma è sempre esistita.

E’ risaputo anche che dopo ogni crisi inflazionistica il mondo si è sempre ripreso.

Quindi affrontiamo il problema di un’inflazione più elevata oggi, ma con fiducia nel domani, magari utilizzando proprio gli ETF.

Combattere l’inflazione con gli investimenti: gli ETF

 

Siccome vi è sempre stato un certo livello di inflazione, il denaro si è sempre svalutato, anche se di poco.

Quindi con 10.000 euro di dieci anni fa oggi avresti potuto comprare beni per 9.180€. Per farla semplice 820€ di potere d’acquisto si sono volatilizzati.

Ma se quei 10.000€ li avessi investiti sull’indice MSCI World, andando quindi a comprare strumenti finanziari rappresentativi dell’intera economia mondiale, oggi avresti 18.433€.

E’ evidente vedere, numeri alla mano, quale sia il divario enorme che si crea tra il lasciare i soldi fermi sul conto corrente ed investirli correttamente.

E uno degli strumenti più adatti per un investimento corretto sono gli ETF, perché questi strumenti permettono di investire con semplicità e con costi molto bassi, rappresentando quindi un’ottima arma per combattere l’inflazione.

Gli ETF più adatti contro l’inflazione

Fino adesso abbiamo parlato del rischio inflazione, ore prendiamo in considerazione cosa bisogna fare per coprirsi dal rischio di inflazione con conseguente svalutazione del proprio portafogli. Una scelta ottimatale per molti investitori sarebbe quelle di orientarsi sugli ETF.

Ma quali sono i migliori ETF per combattere l’inflazione?

Se non individuiamo con precisione lo strumento che ci serve, investire genericamente in ETF non porterà benefici.

Andiamo quindi ad analizzare alcuni settori che potrebbero risultare interessanti.

  • Azionario: alcune aziende possono facilmente aumentare i prezzi dei loro prodotti per tenere il passo dell’inflazione. Si tratta ad esempio delle aziende che vendono beni di prima necessità (cibo, bevande, prodotti per l’igiene) o di aziende che offrono servizi di pubblica utilità (energia, acqua, utenze elettriche).
  • Obbligazioni inflation-linked: si tratta di titoli di debito che, arrivate a scadenza, compensano l’inflazione. Ci sono degli ETF che replicano indici su questi titoli: attenzione perché non è sufficiente comprare questi strumenti per annullare l’inflazione.
  • Oro: è il metallo prezioso per eccellenza, molto più di argento o platino. Il valore dell’oro si muove in modo indipendente e tende a stabilizzare i portafogli di investimento in momenti turbolenti. Attenzione anche qui, perché l’oro è un pezzo di metallo che non paga dividendi, come insegna Warren Buffett.

Ogni settore qui sopra elencato presenta più ETF che possono costituire un’ottima occasione di investimento.

Tuttavia difendersi dall’inflazione nel breve periodo è abbastanza difficile: come sempre il vero vantaggio sta nell’investire per il lungo periodo, senza crucciarsi troppo delle turbolenze momentanee.

Una strategia “buy and hold” ha dimostrato di dare, nel lungo termine, risultati migliori rispetto a comprare e vendere strumenti finanziari secondo le esigenze del momento.

 

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