Un Piano Di Accumulo, detto comunemente PAC, è uno dei migliori modi per investire e pianificare su diversi orizzonti temporali, breve, medio e lungo periodo. È molto utili per accantonare un piccolo tesoretto da utilizzare in futuro, a seconda dei proprio obiettivi.
In questa guida vi spiegherò cosa è un PAC, come funziona e come sceglierlo in base alla tua propensione al rischio e in base ai tuoi obiettivi finanziari, se lo vuoi iniziare per la tua pensione o semplicemente per il futuro dei tuoi figli, quali ne sono i vantaggi e gli svantaggi e gli eventuali costi da sostenere.
Quindi come funziona un PAC?
Come si può intuire dal nome, a differenza di un investimento fatto versando l’intera somma, il Piano Di Accumulo è un investimento che viene fatto nel tempo e con delle scadenze predeterminate (di solito mensilmente, ma può essere anche trimestrale o semestrale), con il fine di accumulare capitale e di realizzare un guadagno nel lungo periodo.
La principale caratteristica di questa modalità di investimento è di poter investire a rate, quindi solitamente piccole e somme, ed evitare di impegnare un grosso capitale tutto in una volta sola. Il PAC può essere fatto in maniera indipendente, se si hanno le conoscenze, oppure tramite società di gestione del risparmio SGR che opereranno per nostro conto.
Quindi le cose importanti da decidere all’inizio di un PAC sono:
- Importo da versare ad ogni scadenza,
- Frequenza (settimanale, mensile, annuale)
- Orizzonte temporale (se fate un PAC per vostro figlio/a avrà delle caratteristiche diverse confronto a mettere da parte il deposito per l’acquisto della casa in 6 anni)
Rischio
Il PAC è un investimento e quindi comporta un rischio, esattamente come tutti gli investimenti. Tuttavia sta a te decidere a quale tipo di rischio esporti e conseguentemente che tipo di investimenti scegliere. Analizziamo qualche profilo di rischio al quale puoi esporti investendo tramite PAC, generalmente sono tre:
Profilo di rischio alto - Azionario – In questo caso il tuo investimento sarà 100% azionario e come puoi immaginare è il profilo di rischio più elevato. Anche se le aziende in cui investi sono forti e hanno sempre realizzato utili costanti nel tempo, c’è sempre una minima dose di rischio. Ovviamente ad investimenti piu’ rischiosi sono legati guadagni piu’ alti. In questo caso il tempo minimo solitamente consigliato, da tabella, e’ di almeno 6 anni. Francamente io ne consiglieri almeno 15-20, azionario e lungo periodo vanno solitamente d’accordo.
Profilo di rischio medio - Azionario e obbligazionario – Qui dipende dal peso dell’obbligazionario, ma se ipotizziamo un mix di 50/50 tra azioni e obbligazioni, questo porterà ad una riduzione notevole del rischio. Questo tipo di PAC è sicuramente più indicato per il medio termine e per chi vuole dormire sonni “abbastanza” tranquilli, senza vedere grossi spike del proprio portfolio.
Profilo di rischio basso – Obbligazionario – All’interno di questo portfolio avremo il 100% investito su obbligazioni (bond). Questo e’ sicuramente l’investimento meno rischioso dei tre, consigliato a chi vuole dormire sonni tranquilli. L’orizzonte temporale per questo tipo di investimento è solitamente medio tendente al breve. Non avrebbe senso investire in un PAC obbligazionario si base ventennale.
Se hai una propensione al rischio molto basso, puoi optare per un piano di accumulo capitale garantito che, anche in caso di andamento negativo del mercato, ti restituisce il capitale versato. Per ottenere ciò però, dovrai scegliere un piano di accumulo assicurativo, ossia un PAC composto da un’assicurazione vita con piano di accumulo.
IL PAC è adatto per i bambini?
Il PAC è una delle migliori opportunità per fare un regalo a figli e nipoti. Il principio è sempre lo stesso, cioè investire a lungo termine con l’obiettivo di trarne un guadagno a fine investimento. In questo caso, quando si tratta di un minore, ci sono diversi fattori che giocano a nostro vantaggio, il principale ovviamente è l’età. Essendo la persona di riferimento giovane, abbiamo a disposizione tutto il tempo necessario per fare un investimento a lungo termine e accettare un rischio più alto, perché’ ad esempio l’investimento verrà riscosso per iniziare l’università. In questo caso si possono anche usare dei simulatori che permettono di stabilire che cifra vogliamo raggiungere dopo un numero prestabilito di anni e conseguentemente quanto dobbiamo investire ogni mese.
Quale è la differenza con il fondo pensione?
Entrambi rappresentano nella maggior parte dei casi prodotti finanziari di risparmio gestito: ovvero l’investitore versa delle somme periodicamente, e poi il gestore del fondo le investe in appositi strumenti finanziari concordati in base al profilo di rischio.
Le differenze principale dei fondi pensione rispetto al PAC sono le seguenti:
- Gli strumenti di previdenza integrativa godono di vantaggi fiscali,
- Ne fondi pensione puoi versare il TFR,
- I fondi pensione hanno generalmente costi di commissione più bassi rispetto ai PAC. Ricordati però di leggere sempre bene le clausole contrattuali per non avere sorprese!
Quali sono i costi?
Come spiegato fino ad ora il PAC rappresenta una buona opportunità di investimento, ma bisogna farsi anche delle domande riguardo i costi da sottoscrivere. Nel caso facciate un PAC “fai da te” , ovviamente i costi di gestione associati sono molto bassi ma dipende dal broker utilizzato e dal tipo di strumento acquistato – ETF, AZIONI, Obbligazioni etc.
Nel caso decidiate di affidarvi ad una SGR, allora bisogna fare attenzione a quali saranno i costi per la sottoscrizione, in alcuni case (se alti) possono anche compromettere i guadagni. Generalmente i costi sono i seguenti:
Costi di sottoscrizione – Tali costi si pagano per una percentuale all’inizio del piano, e poi a ogni versamento,
Costi di gestione,
Costi fissi – Potrebbero esserci dei costi fissi legati ad ogni versamento effettuato.
Vantaggi e svantaggi
Eccoci qui a parlare di vantaggi e svantaggi dei PAC, quali sono? Ecco qui i pro:
Flessibilità – Puoi decidere quando e quanto versare, il tutto e’ molto personalizzabile.
Accessibile – Non servono grandi capitali né conoscenze per iniziare un PAC. Basta solamente fissarsi un obiettivo finanziario e lasciare il PAC lavorare per te.
Garanzia – Per i più avversi al rischio, si può anche in alcuni casi stipulare una polizza per avere il capitale garantito. Generalmente dietro un costo che personalmente non accetterei, ma non siamo tutti uguali e rappresenta comunque una possibilità.
Ora dopo aver visto i pro vediamo quali sono i contro:
Costo – Se non autogestito il PAC ha dei costi come scritto sopra che ne penalizzano il rendimento nel lungo periodo. Comunque, se si sceglie un buon fondo con costi relativamente bassi, il rendimento sarà sempre più che positivo.
Rischio – Come in ogni investimento, anche nel PAC ci sono dei rischi. Più il PAC è composto da azioni e più rischi ci saranno.
Chiusura – A seconda del PAC che iniziate potrebbero esserci dei costi di chiusura penalizzanti. Generalmente consiglieri di non investire in PAC di questo tipo. Prima di firmare controlla tutte le clausole e leggi attentamente il contratto.